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sie, gleich den Gasen, durch Luit verdünnt werden können. Hier
tritt also an uns die Frage heran: sind aus den Bewegungen
der Luft über den Rieselfeldern Nachtheile für die Nach
barschaft zu befürchten?
Diese Frage wird man zu bejahen sich nicht entziehen können.
Ferdinando Tartini äussert sich in seinen, ans officiellen Quellen zu
sammengestellten „Memorie sul bonificaraento delle maremme toscane“ (Firenze
1838) p. 349 wie folgt: ,.Nella valle di questo fiume (sc. Comia) dal suo
lembo inferiore sul mare la mal’aria risaliva fino ad altezza considerabile dei
monti che si avvicinano a quello di Montieri: discendendo poi verso le parti
inferiori delle Maremme continuava ad affliggere tutto il piano, giungendo nei
luoghi piü elevati fino ai crinali che scendono verso le sorgenti della Sovata e
della Bruna, circondati le quali nuovamente si alzava fin sotto le piü elevate
pendici di Roccastrada e Campagnatico: e quindi accostandosi a Monte Orgiali,
e tenendosi al di sotto della vetta di Scansano, seguiva la direzione istessa dei
poggi che fra Scansano e Magliono vanno a deprimersi nella valle dell’Älbegna,
per rimontarla fino a molta distanza dal mare, accostandosi al colle su cui
posava l’antica Saturnia, e prendendo poi di nuovo a seguitare i poggi che al
di sotto di Manciano scendono nella valle della Fiora a confine con lo stato
Pontificio.“ Die Luftlinie von der Cornia bis zu den „crinali,“ welche sich
gegen die Quellen der Sovata und Bruna hinabsenken, beträgt gegen 20Miglien,
also rund etwa 5 Meilen und es würde diese Linie, selbst wenn man sie an
fangen liesse bei dem traurigen Orte Follonica, an 4 Meilen messen. Be
stimmte Höhenangaben stehen mir nicht zu Gebote und ich habe solche auch
bei meiner Anwesenheit an diesen Orten nicht erhalten können. Aus dieser, man
darf wohl sagen „amtlichen“ Angabe, ergiebt sich schon, wie gross das Ver
breitungsgebiet der ungesunden Luft, der Malaria der Maremmen ist. Dennoch
erscheint es nicht überflüssig, das anzuführen, was Tartini 1. c. p. 409 über
das val di Chiana angiebt: „giova — sagt er — il sapere che quando nei
tempi trascorsi le malattie regnavano nella val di Chiana si osservarono sovente
infierire nelle case di fattoria situate in apriche eminenze, assai piü che nelle
case coloniche poste nelle hasse terre della valle.“ Selmi führt 1. c. p- 193
unter Angabe der Quelle, die Arbeit von Fossombroni, dieselbe Stelle an,
beruft sich aber ausserdem noch auf Maculloch’s Arbeit über die Malaria in
der ,,Enciclopedia Inglese, aus welcher er hervorhebt: „la malaria la quäle si
svolge sulla spiaggia al disotto di una rupe, non produce effetto sul
punto stesso, mentre attinge il villaggio situato al disopra fino a cagionarne
talvolta l’abbandono“ (I. c. p. 192). — Endlich erwähnt er noch, dass er in
der Nacht des 27. September 1874 auf dem Glockenthurme von St. Benedetto
Po, einem rings von Reisfeldern umgebenen Orte, Thau gesammelt und in
demselben reichlich die Mikroorganismen gefunden habe, welche auf den Reis
feldern angetroffen werden (1. c. p. 192).
Dass die Malaria, das Miasma palustre wenn nicht ganz iden
tisch mit der Schädlichkeit der Reisfelder, so doch ihr sehr verwandt